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•   Un grosso problema, tuttavia, è ancora quello di fornire alle strutture IFP il set di appa-
                      recchiature VR da poter usare in classe.

                   •   La realtà virtuale può anche essere dirompente (ad esempio, attraverso una ridotta inte-
                      razione sociale, ecc.) e persino pericolosa (ad esempio, per gli studenti che sottovalutano

                      le conseguenze delle loro azioni nella realtà).

                   •  Bisogna sempre considerare i possibili effetti negativi della VR sulla psiche, il corpo, un
                      individuo o un gruppo sociale.
                   •  La  VR  può  anche  rappresentare  un  luogo  di  discriminazione  o  bullismo  (ad  esempio

                      quando si creano o si giudicano gli avatar).



               2.4 Esperienze basate sulla VR nella formazione di studenti con BES



                 Alla domanda sull'uso della realtà virtuale nell'insegnamento agli studenti BES, le risposte diven-

                 tano un po' più confuse, perché nel campione, specialmente nel lavoro con questo Gruppo di rife-
                 rimento, sono state acquisite poche esperienze, se non addirittura nessuna. Tuttavia, abbiamo no-

                 tato un feedback molto positivo in quanto molti vedono le possibilità di fornire agli studenti BES
                 condizioni di apprendimento che non trovano nel mondo analogico in tale qualità e quantità.


                 Vengono messe soprattutto in primo piano le componenti psicologiche e pratiche dell'apprendi-

                 mento VR. Gli studenti disabili spesso assumono ruoli più passivi e isolati in un gruppo di appren-
                 dimento e soffrono di una scarsa fiducia in sé stessi - fattori che sono in parte reciprocamente

                 dipendenti e altamente ostruttivi per uno sviluppo positivo dell'apprendimento. La realtà virtuale
                 potrebbe offrire un modo per mitigare questi ostacoli all'apprendimento perché gli studenti disa-

                 bili potrebbero trovare più facile muoversi negli spazi virtuali, sentirsi più sicuri di sé - perché la
                 pressione sociale dei pari è rimossa - e partecipare più attivamente al processo di apprendimento.


                 In questo contesto, entra in gioco anche la componente pratica: gli studenti BES potrebbero aver

                 bisogno di più tempo per alcuni esercizi rispetto ad altri e doverli ripetere più spesso fino a quando
                 l'effetto di apprendimento non si attiva. Questo non è sempre possibile nell'apprendimento ana-

                 logico in quanto, spesso, semplicemente non c'è abbastanza tempo o i materiali didattici non sono
                 sempre disponibili per un periodo più lungo (ad esempio, macchine in esperienze WBL). Anche qui

                 la realtà virtuale risolve il problema in modo molto semplice - nel mondo virtuale gli studenti disa-
                 bili possono fare esercizi o ripetere compiti all'infinito e indipendentemente dal tempo e dal luogo

                 -  senza  avere  alcun  tipo  di  pressione  sociale  da  parte  di  un  gruppo  per  non  aver  raggiunto




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